Giorno non lo so. Far far away.

  1. La vita su un treno russo è qualcosa che non ha nulla di paragonabile a nessuna esperienza abbia avuto nella mia vita. La terza classe è calda, odora di noodles e di profumo dozzinale. La gente vive come in un salotto. Sono tutti sorprendentemente educati e silenziosi. Il tempo scorre lento ma non si fa percepire. Le ore vanno avanti e ti confondono il sonno e la veglia. Mangi quando vuoi, dormi quando vuoi; conosci persone e ci dormi a un palmo, abbandonandole alla stazione successiva. Tutto è condiviso. La generosità del popolo russo mi ha accarezzato il cuore. Conosci anche i viaggiatori come te e racconti la tua vita facendo tua un pezzetto della loro. Ti lavi a pezzi, mai troppo bene. Ma non ha importanza. Te ne sbatti dei capelli, del trucco e dei vestiti. Pensi molto e, in genere, i tuoi pensieri sono belli da commuoverti;
  2. Arrivata a Irkutsk ho cambiato programma: causa tempi stretti e mal calcolati (treno per la Mongolia e scadenza del visto russo) e da un’incomprensione con i titolari dell’ostello, ho deciso di rimanere in città e non raggiungere l’isola di Olchon. La cosa mi dispiace ma neanche troppo. Con il nostro coloratissimo gruppetto di sciamannati che si è creato sul treno abbiamo girato la città, mangiato cose buonissime e domani andremo al lago in un punto un po’ più vicino ma comunque bello;
  3. Irkutsk è una città gradevolissima. Piena di colore, vivace e piuttosto economica. Qui tanta gente ha i tratti mongoli e ci sono molti più turisti asiatici. La guida è sia a destra, sia a sinistra. Per tornare in ostello abbiamo preso una specie di Uber con auto con guida a destra e conducente totalmente contrario al codice della strada. In macchina aveva la musica da rasco (per il significato chiedere a conoscenze pugliesi) a manetta e il parabrezza era pressoché in frantumi. È stato uno spasso.
  4. Sono un po’ confusa sul giorno e l’ora che sto vivendo. Sono stanca e sento forte e chiaro che questa è la cosa migliore io abbia fatto nella mia vita;
  5. Domani, pic nic sul Bajkal!
  6. Selfie cessissimi nei cessi.
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