Che giorno è? Primo in Mongolia!

  1. Il viaggio in treno da Irkutsk a Ulan Bator è stato un mezzo incubo. Olandesi a parte (che non ho ancora perdonato) abbiamo passato 6 ore al confine per il controllo passaporti. Un ufficiale russo, donna, non credeva che quella ritratta nella foto del passaporto potessi essere io. Ha chiamato a raccolta tutti i colleghi che hanno guardato la foto e dicevano Niet in continuazione. Capirete che sono morta di morte e risorta più volte. Alla fine, le ho fatto sommessamente notare che all’epoca mi fu presa l’impronta digitale e che lei avrebbe potuto tranquillamente controllare la mia identità con quel minchia di baracchino che si trovava in mano. Messa di fronte alla sua evidente stupidità, mi ha uccisa con lo sguardo e ha apposto il timbro di uscita. Non so come ho fatto a non scoppiare in lacrime;
  2. Arrivati in Mongolia, altre due ore fermi per il controllo passaporti;
  3. Tutto si è aggiustato guardando l’alba dal finestrino del treno con il Nescafè in mano e, soprattutto, dopo essermi liberata di quelle simpatiche canaglie olandesi;
  4. Il proprietario dell’ostello è completamente fulminato: ha la mia età, tre figlie e insegna filosofia all’Università. Pesa due chili e mezzo ed è gentilissimo. Si chiama Erka, per gli amici Erik;
  5. I Mongoli sono un popolo bellissimo, pieno di sorrisi e di attenzioni. Sono così gentili da risultare quasi incredibili. I bambini sono stupendi e parlano inglese;
  6. Ulan Bator è un bordello. Non ha la metro ma si lascia girare volentieri. I guidatori sono anche più temerari dei Russi. Mangiare e bere non costa niente. Ho nel portafoglio trentadue banconote di tagli diversi…sono circa due euro; Il cibo è buono, mangiano molta carne ovina. Stasera, ho preso una zuppa con l’agnello che mi ha ricordato la Sardegna incrementando così i miei punti Felicità (che sono già tantissimi);
  7. Domani partirò per un piccolo tour e dormirò in gher presso una famiglia mongola;
  8. Qui in ostello ci sono tanti ragazzi di diverse nazionalità che mi stanno insegnando davvero tante, tante cose. E mi cazziano quando sbaglio a parlare in inglese ♥;
  9. Selfie nel cesso al vapore.
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