Women, I pee like a man! Tata tara tatà!

Da quando siamo venute al mondo e abbiamo acquisito la postura bipede, noi altre signorine ci siamo dovute destreggiare nella terrificante arte di fare la pipì nei luoghi più assurdi.

Inizialmente ci tenevano appese a un braccio la mamma o il papà; alla terza frattura scomposta dell’ulna e del radio hanno deciso che ci dovevamo arrangiare.
Lo sapete tutte, fare la pipì nei bagni pubblici è un’arte.
Solo il genere femminile è in grado di appendersi a ventosa sulle pareti, di non farsi implodere i menischi per mantenere l’equilibrio, di fregarsene se tutte le macchine ferme in coda sulla A4 ti vedono le chiappe. Per poi ottenere comunque gli stessi risultati: cistite a bomba, pantaloni e scarpe bagnati e amici che ti prendono per il culo.
Da qualche tempo, ho scoperto l’esistenza di un’appendice che avremmo sempre voluto ma che per natura non abbiamo.
Scartando la cosa più ovvia che vi possa venire in mente e di cui non parlerò né in questa né in altre sedi, sono lieta di presentarvi Sua Maestà: il Conetto per la Minzione Femminile (urination device, in inglese).
Funziona così: lo si appoggia al pube tenendolo fermo con il dito medio nella zona del perineo e con il pollice sopra al monte di venere e il gioco è fatto. Funziona come un imbuto e permette di fare la pipì in piedi come tutti i maschi dopo il derby e 20 litri di birra in corpo.
Parlando seriamente ragazze, è un aggeggino davvero molto utile. Vi consente di non sporcarvi, appoggiarvi o mettervi in posizioni scomode. È igienico e discreto, se mantenuto correttamente dura per sempre. È prodotto in silicone medicale, lo stesso materiale con cui vengono fatte le tettarelle dei biberon, i ciucci e le coppette mestruali (post a parte). Per pulirlo basta un po’ di acqua, oppure le salviette con l’igienizzante. Io ho un modello riutilizzabile ma esistono anche in cartone, usa e getta.
In tutta sincerità, nei bagni dei treni non avrei potuto farne a meno. Sono certa che mi abbia evitato un sacco di problemi che, durante un viaggio del genere, è auspicabile evitare.
PS. Io ho una GoGirl, prodotta negli Stati Uniti, ma esistono altre alternative valide. Va bene anche la LadyP che avevo ma ho perso. Costa intorno ai 15 euro e si trova tranquillamente sull’Internet. Arriva provvista di contenitore.
So…Let’s go girls!
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