Organizzazione del viaggio – 3a parte: i biglietti dei treni

La prima cosa che tutti mi chiedono – e che mi chiesi anche io a suo tempo – è se, sulla Transiberiana, posso salire e scendere quando razzo mi pare con un unico biglietto, un po’ come un interrail.

La risposta è no.

Sarà necessario comprare i biglietti per ogni tappa desideriate fare e salire per forza su quel treno. Se non doveste riuscirci, niente paura:

  1. si perde il biglietto, per cui si renderà necessario acquistarne un altro alla stazione e pare che nessun addetto alla vendita biglietti in Siberia parli una parola di inglese;
  2. Durante il mese di agosto l’overbooking è frequente e comunque i treni sono intasatissimi perché i Russi si spostano per le vacanze.

Io non sono ancora partita, motivo per il quale, le due cose di cui sopra, se non probabili sono quantomeno possibili. Ma non siamo qui per menarcela grama.

Come e dove si acquistano i biglietti?

Anche qui ci sono diverse possibilità, dipendenti dal budget, dal grado di confort, dagli orari e dagli incastri con eventuali altri mezzi di trasporto.

La maniera più economica per acquistare i biglietti è farlo direttamente dal sito delle ferrovie russe, versione in inglese (eng.rzd.ru/), non prima di 45 giorni dalla data della vostra partenza.

Più andrete avanti con la prenotazione, più vi accorgerete che la versione in inglese subirà un’inesorabile trasformazione ritornando di nuovo in cirillico. Che se uno nasce tondo non crepa quadrato. Niente panico: usate Google Traduttore con fiducia…per le singole parole ce la può fare.

Numero di passaporto alla mano, scegliete quindi il tipo di treno (i corrispettivi dei nostri intercity, regionali e regionali veloci) la città di partenza, la data e la classe di comfort.

Quasi tutti i biglietti vi verranno spediti via mail tramite e-ticket. Gli altri potrete ritirarli direttamente alle biglietterie oppure farveli inviare presso gli alberghi in cui soggiornerete.

I treni russi hanno tre classi e, siccome la prima classe costa mille lire, la seconda cento e la terza dolore e spavento, io ho scelto quest’ultima per quasi tutto il percorso.

Brevemente:

Prima Classe: non l’ho minimamente calcolata ma ne parlo per completezza di informazioni. È formata da scompartimenti da due posti, ci sono i pasti inclusi nel prezzo del biglietto, c’è sicuramente l’aria condizionata e, soprattutto, è dotata di docce. Bene, chissenefrega. Può costare fino a due volte in più rispetto a un biglietto di seconda classe e tre volte tanto uno di terza. I Russi non sono soliti acquistarla e non permette di avere continue interazioni con i compagni di treno. Personalmente non l’avrei scelta nemmeno avessi avuto un budget più sostanzioso; ma ognuno fa, giustamente, quel che si sente.

Seconda classe: per gli amici Kupé, viene scelta dalla maggior parte dei turisti e da molti Russi. Ottimo compromesso tra qualità e prezzo, è formata da scompartimenti da quattro posti con letti a castello. I letti inferiori si trasformano, all’occorrenza, in comode sedute su cui condividere il companatico. Può essere o meno dotata di aria condizionata e prevedere alcuni servizi inclusi, tra cui i pasti. Il prezzo varia a seconda che si scelga il posto superiore o inferiore. Io l’ho scelta per la prima tratta ”breve” (trenta e qualcosa ore) e per il viaggio da Ulan Bator a Pechino perché pare che la terza classe non sia prevista.

Terza classe o Platzkart: è un intero vagone adibito a dormitorio. Un po’ come un ostello su strada ferrata. Inutile girarci intorno: credo sia l’unica soluzione possibile per comprendere davvero come vivono e interagiscono tra loro persone che hanno un concetto della distanza espresso in migliaia di chilometri. Non esiste privacy, non esiste aria condizionata. BELLISSIMO! E dico davvero. Il costo è decisamente inferiore rispetto alle altre due classi e anche in questo caso è calcolato sulla scelta del letto (upper o lower bank).

Passerò in terza classe 58 ore filate e ho la sensazione che sarà una delle esperienze più intense della mia vita.

Sia per la seconda, sia per la terza classe pare che i cessi siano veramente dei cessi. Ma molto puliti.

In ogni caso, scriverò dei treni in quanto tali quando potrò parlare non solo per sentito dire.

I biglietti per le tratte dalla Russia alla Mongolia e da quest’ultima alla Cina non sono venduti dalle ferrovie russe.

Come fare?

Io mi sono rivolta ad un’agenzia on line afferente a visitrussia.com, che si chiama russiantrain.com. Comprando il primo biglietto ho cominciato a interagire con Natalia che è stata il mio angelo custode e ha risposto, pressoché immediatamente, a tutte le mie domande. Per la maggior parte totalmente idiote. Lei non si è mai scomposta e, con infinita pazienza e un inglese impeccabile, mi ha spiegato tutto e anche di più. Voglio molto bene a Natalia. Non essendo previsti e-ticket per le ultime due tratte, dovrò ritirare un biglietto presso il loro ufficio a Mosca e l’altro a Ulan Bator. Speriamo bene.

Russian Train non invia i biglietti presso gli ostelli e presso le case private. Tenetelo a mente se optaste per gli ostelli (come me) o per il couchsurfing.

In quanto agenzia intermediaria, i prezzi dei biglietti risulteranno un poco più alti rispetto all’acquisto diretto sul sito delle ferrovie. Ma se vi muovete per tempo, la differenza sarà veramente irrisoria e avrete la possibilità di farvi odiare con cortesia dalla Natalia di turno.

Un’altra possibilità è acquistare i biglietti per e dalla Mongolia sul sito delle ferrovie mongole.

Acquistare i biglietti è stato bellissimo e molto divertente.

Se gli agenti con cui interagirete penseranno che gli italiani sono dei rompicoglioni interdetti, sarà per colpa mia. Ma saranno comunque gentilissimi.

(Per il treno in foto, ho messo a soqquadro tutti i giochi di mio nipote e raccolto un po’ di menta piperita per riprodurre FEDELMENTE le betulle. Avrei voluto usare il prezzemolo, ma mio padre me lo ha impedito. ”La menta è meglio”, ha detto. Ma d’altronde, il frutto non cade mai troppo lontano dall’albero).

 

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